Lo Stupore (2025)
L’arte nasce dall’osservazione, dal lasciarsi attraversare dalle emozioni che scaturiscono dai gesti più semplici e profondi. Il mio ultimo lavoro, Lo Stupore, racconta proprio questo: il momento in cui l’essere umano si piega sulla terra e, con occhi attenti, scopre i doni che la natura offre spontaneamente.
La figura femminile al centro della composizione è colta nell’atto della ricerca: il corpo piegato, le mani che sfiorano il viso, lo sguardo illuminato dalla meraviglia di ciò che trova. È un gesto antico, primordiale, che appartiene a tutte le culture e che risveglia in noi un senso di connessione profonda con l’ambiente.
La raccolta non è solo un’azione di sostentamento, ma un incontro con il mistero della vita stessa: i frutti e le erbe spontanee, che crescono senza intervento, ci ricordano che il mondo è vivo, che continua a offrirci nutrimento e bellezza, spesso in modo inaspettato, oltremodo generoso.
In Lo Stupore, la donna non prende, ma accoglie. Non domina, ma si lascia sorprendere. È un’ode alla gratitudine, alla semplicità, alla meraviglia di chi sa guardare con occhi nuovi anche ciò che sembra scontato.
Spero che questo lavoro possa risvegliare in chi lo osserva quella stessa sensazione di incanto e rispetto per la natura che mi ha guidata nel crearlo.
Opera originale: Pennarello su carta
Dimensioni: Altezza 33 cm, Larghezza 48 cm
Condizioni dell'opera: L'opera è in perfette condizioni
Incorniciatura: Questa opera non è incorniciata
Categoria: Arte Astratta
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